“Quando entrai sul terreno di gioco per il riscaldamento sentii un boato spaventoso, fu in quel momento che capii che avremmo potuto giocare quella partita 10 volte e perderla 9, ma non quella sera! Circa 20 minuti più tardi,il mio sguardo si rivolse verso Cristian, un raccattapalle seduto su un cartellone pubblicitario, che fissava a bocca aperta Cristiano Ronaldo. Mi avvicinai e gli chiesi: ‘Cosa c’è Cri?!’ Lui mi guardò e rispose: ‘Hai visto Ronaldo che fa con il pallone?! Hai visto quanto è forte?!’ A quel punto lo guardai e gli dissi: ‘Si è forte, ma ha 2 braccia come me, 2 gambe come me, forse è un po’ più alto, più bello, ma è un uomo come me, un giocatore come me. C’è una sola differenza tra noi due, sai qual è?! Io andrò ad Atene, lui no!”
Gennaro Gattuso